Ecco una buona notizia per i tanti birdwatchers che fanno delle sponde del Lago Maggiore uno dei propri preferiti terreni di “caccia” (fotografica, naturalmente). Gli amici del G.I.O. , in collaborazione con Ficedula e con la Fondazione Bolle di Magadino, hanno pubblicato il loro quarto quaderno, dedicato questa volta al Lago Maggiore come corridoio ecologico naturale tra la pianura e le Alpi e alla sua importanza nella rotta migratoria della avifauna.
Dopo le pubblicazioni sugli uccelli acquatici svernanti (2012), sulla check-list degli uccelli della provincia di Varese (2015, ma in continuo aggiornamento on-line) e sulla storia naturale dei picchi (2019), tutte ancora disponibili sul sito del G.I.O., anzi con la possibilità di acquistare a prezzo scontato le quattro pubblicazioni insieme, un altro importante lavoro imperdibile per chi ama l’ornitologia.

Il volume, 240 pagine ricche di fotografie e grafici, dopo una dettagliata parte iniziale dedicata alle caratteristiche e al ruolo del Lago Maggiore come ponte tra Nord Europa e Africa, si sofferma su 8 hot spot per l’avifauna, le aree umide più significative distribuite su entrambe le sponde del lago: i canneti di Dormelletto, la palude Bruschera ad Angera, il golfo della Quassa, Sabbie d’oro e la palude Bozza Monvallina, Fondo Toce, la foce del Tresa, il delta della Maggia e Bolle di Magadino.
Troviamo poi una check-list degli uccelli del Lago Maggiore (che viene dall’enorme lavoro di elaborazione di quasi 500.000 dati ricavati dalla piattaforma Ornitho tra il 2010 e il 2020), analisi di monitoraggi, censimenti e gestione di queste aree e approfondimenti su alcune specie (ad esempio sul successo dello smergo maggiore che da specie rara è invece diventata molto comune).
Come da tradizione per I quaderni del G.I.O., non manca neanche la traduzione in lingua inglese dei passaggi fondamentali, questa volta affidata ad Alison Parnell, la moglie di Colin – cui è dedicato il volume – scomparso nel 2020.
Un lavoro rigoroso, dettagliato, che viene da anni di impegno sul campo del G.I.O. e dalla collaborazione con realtà elvetiche molto significative, decisamente da avere nella propria biblioteca.
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