Le Prealpi varesine non sono certamente rinomate o spettacolari come altri contesti naturalistici italiani, non sono di una bellezza abbagliante – non sono le Dolomiti, per intenderci -, eppure hanno un fascino nascosto, tutto da scoprire, che solo chi le conosce a fondo o desidera davvero conoscerle ha la possibilità di apprezzare realmente. Noi che le frequentiamo quotidianamente, che ci viviamo, che non ci saziamo mai dei boschi, dei laghi e dei fiumi, delle paludi, delle selve castanili o dei prati aperti, ambienti di grande fascino ma, ahinoi, necessitanti di sempre maggiore protezione a causa della loro fragilità e della crescente pressione antropica, lo sappiamo bene.
Proprio a questa esigenza di tutela ha cercato di rispondere il progetto quadriennale Corridoi Insubrici, da poco terminato: collegare luoghi ricchi di biodiversità del territorio insubre e preziosi, per renderli più fruibili e allo stesso tempo difesi.
E proprio a quattro di questi contesti ambientali è dedicato il documentario di Marco Tessaro “Flora, fauna e altre vite: la natura delle Prealpi varesine” (potete guardarlo direttamente dal sito di Marco), che sarà protagonista anche di uno speciale evento all’interno del Festival Di Terra e di Cielo 2022 (di cui Animal Trip sarà partner come sempre e il cui programma definitivo è da poche ore disponibile) il 6 maggio presso l’Aula Magna “Granero-Porati” dell’Università degli Studi dell’Insubria (l’evento è gratuito, ci si può iscrivere entro il 5 maggio, in presenza o online: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-il-valore-della-natura-301461799357).
Marco con la consueta potenza visiva, che avevamo già apprezzato nel suo lavoro su serpenti e uomini della Val Grande, ci trascina tra i meravigliosi laghi e fiumi delle nostre Prealpi, tra le paludi ricche di vita, tra i recuperati castagneti (un tempo fondamentali nell’alimentazione dei contadini, poi abbandonati e ora finalmente riscoperti e valorizzati) e tra i sorprendenti prati magri o aperti (la cui sola costante manutenzione ne permette la sopravvivenza).
Hotspot di biodiversità, la cui flora e fauna è sorprendentemente ricca.
Abbiamo scelto quattro immagini, una per ogni ambiente raccontato, giusto un assaggio di cosa il documentario riserva. Buona visione!



