Il pellicano comune (Pelecanus onocratalus) è un uccello dal piumaggio prevalentemente bianco,con sfumature di giallo e dalle dimensioni notevoli: ha un’apertura alare di circa 2,5 metri e può raggiungere tranquillamente il peso di 10-11 kg. Anche Silvio è così, il pellicano ribattezzato in questo modo dagli operatori del Parco, l’unico esemplare di pellicano che all’inizio del febbraio 2008, nel corso di una migrazione dall’Africa verso l’Europa dell’Est, decise di mettere su casa presso il Parco di Molentargius dove arrivò insieme ad altri 35 esemplari. In quel periodo ci fu
una inaspettata presenza di pellicani in Sardegna, i quali sostarono temporaneamente in diverse zone umide: nel Sassarese (stagno di Casaraccio), a Muravera (stagno Sa Praia), spingendosi fino a sud nella zona umida di Kal’e Moru Geremeas (Quartu S.Elena).

Fu un evento eccezionale, anticipato solamente da alcuni avvistamenti tra il 2002 e il 2003. Il pellicano nidifica dal mese marzo-aprile nelle aree orientali dell’Europa, come il delta del Danubio in Romania, il Mar Nero orientale e anche alcune zone dell’Egitto, mentre si ritrova stabilmente in alcune aree meridionale del Sahara.
Le migrazioni dei pellicani fra Africa e Europa seguono precise rotte e la Sardegna solitamente è esclusa.
La domanda sorge spontanea: perché i pellicani hanno sostato a Molentargius? Si sono fermati per stanchezza oppure a causa di una perturbazione meteo che rendeva sfavorevole la migrazione verso i siti di nidificazione? Una risposta certa non si può dare. Di fatto, del gruppo che stazionò allora in Sardegna, alcuni morirono pochi giorni dopo il loro arrivo, altri volarono via dopo una trentina di giorni, solo Silvio è rimasto.

La sua storia è piuttosto singolare, poiché il pellicano per sua natura vive in colonie numerose ed in particolari habitat. Silvio, invece, si è adattato a vivere qui in solitudine dove sopravvive grazie alla presenza di varie specie ittiche (carpe, muggini, spigole e anche orate) e nonostante i fenicotteri rosa presenti a Molentargius lo evitino, forse per timore, viste le sue dimensioni.

Ormai Silvio è diventato la mascotte del Parco Naturale Regionale di Molentargius-Saline ed è un vagabondo itinerante, infatti lo si può scorgere nella sua garzaia con garzette, nitticore e aironi guardabuoi, o presso gli stagni di Pedralonga e Bellarosa maggiore e minore fino agli stagni costieri della laguna di Santa Gilla a pochi km da Cagliari.
Pierluigi Medda Nato a Cagliari nel 1958 dove vive, appassionato di storia medievale e amante della natura, si cimenta nella fotografia naturalistica fin dal 1978, quando, con la sua prima reflex Canon analogica, inizia ad esplorare “Molentargius”, attività che instancabilmente continua ancora oggi con T Canon e Sigma. Ha collaborato a diverse mostre collettive ed è autore del volume “Il Pellegrinaggio Medievale in Sardegna”.
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