Il Bosco delle Maschere – la vita segreta del tasso. Intervista con l’autore Marco Colombo

Un nuovo libro per l’amico fotografo e divulgatore scientifico Marco Colombo. Questa volta, con la consueta originalità che contraddistingue i suoi lavori, si è messo alla prova con uno degli animali più elusivi e misteriosi dei nostri boschi: il tasso. Ecco quello che ci ha raccontato.

Un nuovo libro. Di cosa si tratta?

Il bosco delle maschere – la vita segreta del tasso” è un libro fotografico di grande formato, con oltre 90 immagini inedite, testi scientifici sulla biologia della specie e racconti di campo. 

Come mai hai scelto il tasso come protagonista?
Il tasso è una specie comune, ma poco conosciuta. Le persone sanno che esiste e come è fatto, a volte lo incontrano in strada, ma spesso finisce lì, e invece il tasso ha moltissimo da raccontare. Oltre ad essere oggettivamente accattivante nell’aspetto, è una specie fondamentale per gli ecosistemi: le sue tane vengono utilizzate da molti altri animali (tra i quali volpi, istrici, gatti selvatici e sciacalli dorati, solo per citarne alcuni); favorisce la dispersione delle spore dei funghi, e la diffusione dei semi delle piante nelle zone incendiate. 

Quale storia racconti in questa pubblicazione?

I testi riassumono tutto quanto noto sulla biologia della specie – mancava un testo così in italiano, paradossalmente. Ci sono però anche i racconti di come sia stato difficile ottenere le immagini: si parte dai ricordi di un incontro notturno di quando ero bambino, e quasi come in un indagine si raccolgono indizi per arrivare agli incontri del libro.

Quanto è durato il lavoro? Che difficoltà hai avuto? Aneddoti?

Il lavoro è durato quattro anni ed è stato veramente difficile. Non ho scarpinato in posti molto ripidi, ma le attese sono state lunghe e psicologicamente provanti: oltre 400 ore di appostamento, molto spesso senza vedere assolutamente nulla. Quando magari incontravo i tassi, siccome sono animali veloci e che si muovono nel sottobosco, spesso non riuscivo a fotografarli o mi venivano foto mosse, inutilizzabili. Questo anche perchè mi sono incaponito nel volerli fotografare di giorno, senza flash e fototrappole! Nonostante siano animali notturni, infatti, hanno una minima percentuale di attività diurna, e io sono andato a cercare quella. Grazie a oltre 73mila ore di monitoraggio video multiplo, ho cercato di intuirne i comportamenti e i tragitti, per provare a incontrarli quando più si muovevano al sole. 

Ormai sei al tuo quarto libro fotografico. E’ molto difficile pubblicare libri di questo genere in Italia?

Sì, è difficile, perchè il mercato cambia e i libri vendono sempre meno. Io sono fortunato, grazie all’appoggio dell’editore Pubblinova Negri che crede in me, e degli sponsor che mi hanno sostenuto in questo progetto: in particolare Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate ed EIZO per il sostegno economico, Magear, Onnik, Laowa Italia, Kase Filters Italy, Isotta Housings, Orcatorch ed ESA Worldwide per il supporto tecnico. Chi ha un progetto deve dedicarcisi a fondo, solo a quello: è unicamente il tempo impiegato a fare la differenza per ottenere certe foto. Alcune nel libro del tasso hanno richiesto oltre 50 appostamenti, per una singola inquadratura!


Prossime mete fotografiche o progetti?

Al momento sto già lavorando al prossimo progetto, che però non posso ancora svelare. Potete rimanere aggiornati seguendomi su Facebook e Instagram.


Prossimi tuoi appuntamenti da seguire?

Nei prossimi mesi farò varie presentazioni e conferenze in giro per l’Italia, e poi ho riattivato i workshop su campo: per ora sono programmati Parco Nazionale del Gran Paradiso e Parco Nazionale d’Abruzzo, in cui accompagnerò le persone a vedere e fotografare paesaggi e animali stupendi.
Chi volesse sfogliare in anteprima online una piccola selezione di pagine del nuovo libro può farlo sul sito www.calosoma.it

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