Riproponiamo, in italiano, una sintesi di un interessantissimo articolo apparso su belaruslynx.com, una pagina web di liberi ricercatori non accademici che attraverso una ONG belga, Wild Naliboki, si occupa del monitoraggio dei grandi carnivori nella foresta di Naliboki, in Bielorussia, autofinanziandosi con eventi e attraverso l’organizzazione di wildlife trips gestiti da Naust Eco Station. Per gli animaltrippers appassionati di lupi, linci e orsi è una pagina imperdibile!
Studiare le interazioni tra lupo e lince con la telemetria significa innanzitutto avere esemplari di entrambe le specie con radiocollare nella stessa area e questo richiede sforzi significativi e investimenti. Quando ciò avviene, però, si possono fare grandi scoperte, indagando dinamiche altrimenti imprevedibili. Lupi e linci infatti possono convivere e spesso frequentano gli stesso areali… ma ci sono interazioni competitive tra le due specie? Fino ad ora la maggior parte degli studi sembravano negare questa realtà o al massimo ritenerle marginali.
In realtà queste interazioni ci sono, sono semplicemente poco studiate. Stando allo scarso materiale disponibile, alcuni zoologi esperti in mammiferi sarebbero portati a credere che i lupi possano prevalere sulle linci, altri ancora riportano atteggiamenti aggressivi di lupi nei confronti di linci: branchi numerosi di lupi attaccherebbero nuclei familiari di linci e ucciderebbero i cuccioli durante la stagione riproduttiva quando i cuccioli sono da soli o alle prime dispersioni. Beh… in base all’esperienza sul campo di Wild Naboki le cose non stanno davvero così, almeno in Bielorussia!
Lupi vulnerabili
È difficile da credere che una lince possa uccidere un lupo adulto in salute, soprattutto in presenza del branco (una lince non affronterà mai un branco di lupi, neppure un grosso maschio di lince adulto si esporrebbe a un tale rischio). Ma i lupi non sono sempre in branco. Vivono in branco nella stagione fredda, da fine settembre a metà aprile, ma nella restante parte dell’anno molti individui trascorrono un’esistenza solitaria. Nella stagione calda anzi sono più numerosi i lupi solitari che non i piccoli branchi.
Ci sono poi situazioni di particolare vulnerabilità. Così, ad esempio, nella stagione riproduttiva, appena prima di isolarsi nella tana scelta e fino a 10/20 giorni dopo il parto, i genitori di lupo sono soli per la maggior parte del tempo, la madre presso la tana e il padre in caccia di cibo (le femmine inoltre nelle ultime settimane di gravidanza sono evidentemente poco agili e pertanto molto molto esposte ai pericoli).
Nella stessa condizione di vulnerabilità si trovano la maggior parte dei cuccioli dell’anno precedente che sono stati allontanati dai genitori e si muovono da soli o in piccoli gruppi o i cuccioli dell’anno stesso, che sono soli dall’età di 15/20 giorni fino a che sono in grado di seguire i genitori.
In queste condizioni i lupi possono facilmente essere predati e uccisi dalle linci e spesso succede.
Ma non è tutto: evidenze documentate hanno convinto i ricercatori di Wild Naboki che una lince adulta, soprattutto un grosso maschio, possa prevalere contro qualsiasi lupo solitario. È stato documentato ad esempio con foto uno scontro tra una lince adulta e piuttosto anziana, di oltre 8 anni, e un lupo adulto di taglia media. Beh, contro ogni previsione dettata dalle informazioni disponibili, la lince ha rovesciato il lupo sulla schiena attaccandolo poi al ventre e ferendolo gravemente. La lince insomma ha vinto e il lupo è morto dopo qualche giorno per le ferite ricevute.
Appare allora chiaro che le linci hanno diverse possibilità di uccidere i lupi.
Non succede, almeno nelle foreste bielorusse, il contrario: nelle foreste infatti le linci sono meno vulnerabili anche agli attacchi dei branchi di lupi (unico vero pericolo per loro) perché in grado di arrampicarsi sugli alberi ed evitare lo scontro.
Nei molti anni di studio in Bielorussia, i ricercatori hanno visto solo linci uccise da linci, maschi da altri maschi o cuccioli uccisi da maschi adulti, ma mai, nemmeno una volta, linci, né adulti né cuccioli, uccise da lupi. Al contrario – come detto – hanno riscontrato diversi casi di cuccioli di lupo di diverse età e femmine incinte di lupo uccisi da linci (la presenza di tracce di lince, di peli, di segni di morsi era incontrovertibile).
Ulteriori prove vengono dal tracciamento con radiocollari e dalle fototrappole: sono state registrate linci che sistematicamente seguono lupi ispezionando rifugi da poco usati e tane durante il periodo riproduttivo per cercare cuccioli.
Linguaggio del corpo e comportamenti indicativi di relazioni tra le specie
Le immagini scattate dalle fototrappole mostrano anche come il linguaggio del corpo di lupi e linci possa fornire preziose indicazioni sulle loro relazioni. Si vedono così lupi che assumono atteggiamenti di sottomissione in vicinanza di segnali di presenza di linci (ad esempio un branco di lupi che ispeziona un albero marcato con urina da una coppia di linci con le orecchie abbassate, chiaro segno di sottomissione, o un maschio adulto di lupo che procede su un ponte con estrema cautela passo dopo passo dopo che una lince era appena passata). Le linci al contrario sono indifferenti o poco interessate a tutto ciò che segnala la presenza di lupi.
Impatto della lince sulla riproduzione del lupo e sugli spostamenti dei branchi
In conclusione, almeno nelle foreste bielorusse (habitat ideale per la lince), in cui la popolazione di lince è ben attestata e in crescita, sono le linci ad avere un impatto sui lupi, i cui cuccioli vengono non di rado predati, e che spesso si spostano alla ricerca di luoghi più sicuri, più aperti, con meno linci.
Insomma… vince la lince!
Adoro questi felini e avendo la fortuna di vivere in Trentino ho anche avuto la possibilità di ammirarli nei vari parchi.
Non avrei mai pensato che le linci potessero battere i lupo, molto interessante!
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La conclusione dell’articolo è un po’ troppo lapidaria e frettolosa.
Gli stessi studiosi che avrebbero “scoperto” – oltre che i cuccioli di lupo e le femmine in gravidanza molto avanzata possono essere uccisi da linci adulte, evidentemente ignorando che i cuccioli e le femmine prossime al parto di quasi qualsiasi specie sono vulnerabili ai predatori… – che solo in Bielorussia i lupi temerebbero le linci anziché il contrario come accade nel resto del mondo dove le due specie coesistono, ha recentemente un pochino corretto il tiro, scrivendo che i lupi (anche singolarmente, meglio chiarirlo, altrimenti esce fuori la solita “retorica del branco”) quando si imbattono nelle marcature lasciate dalle linci sulla corteccia degli alberi sono così “atterriti” che perdono un bel po’ di tempo a cancellarle per bene corrodendole con le zanne o a urinare sopra altri segni lasciati dai felini… un po’ strani come “segni di sottomissione”…
https://sidorovich.blog/2019/02/09/wolf-erasing-off-marking-points-of-lynxes/#more-4250
Hanno altresì anche “scoperto” che i lupi tendono a scacciare le linci quando si nutrono delle loro prede, sottraendogliele (come accade ovunque nel resto del mondo: un’altra bella scoperta, nonché un altro evidente segno di sottomissione!):
https://sidorovich.blog/2018/02/24/scaring-lynxes-away-from-their-kills-by-wolves/
Inoltre la conclusione che il lupo di “taglia media” – in realtà piuttosto piccolo e quindi subadulto, dal momento che nelle foto ha le stesse dimensioni della lince – sarebbe morto dopo lo scontro è una pura deduzione degli stessi studiosi senza però, come implicitamente ammesso da essi stessi nell’articolo, alcuna prova concreta, limitandosi essi a dire che:
“we have good reasons to assume the wolf died from its injuries”, cioè “abbiamo buone ragioni per SUPPORRE che il lupo sia morto per le ferite”. Quali fossero però queste “buone ragioni”, non lo spiegano…
Ipsi dixerunt… ma una volta gli scienziati non si basavano sulle prove..?
Qui invece alcune fonti su ciò che accade fuori dall’Eldorado delle linci, la Bielorussia (sempre stando a quanto asserito da questi studiosi forse un po’ troppo sbilanciati prima di ritornare solo negli ultimi tempi un po’ a patti con la realtà; maiuscolo di chi scrive):
“(Lynxes) tend to be less common where wolves are abundant, and WOLVES HAVE BEEN REPORTED TO ATTACK AND EVEN EAT LYNX” – Sunquist, Mel; Sunquist, Fiona (2002). Wild cats of the World. Chicago: University of Chicago Press. pp. 164176
“In Russian forests, THE MOST IMPORTANT PREDATORS OF EURASIAN LYNX ARE THE GREY WOLVES” [Heptner, V.G. and Sludskii, A.A. (1992). Mammals of the Soviet Union. Vol. II Part 2 Carnivora: Hyenas and Cats. New Delhi: Amerind Publishing Co pp. 625.]
“WOLVES KILL AND EAT LYNXES that fail to escape into trees. Lynx populations decrease when wolves appear in a region and are likely to take smaller prey where wolves are active – Luigi Boitani (23 November 2003) – Wolves: Behavior, Ecology, and Conservation. University of Chicago Press. pp. 265]
Dev’essere dura la vita delle linci quando non ci sono scienziati “obbiettivi” che si premurano di smussare gli angoli della cruda realtà…
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Ciao Andrea, grazie per questa tua interessante e ben documentata riflessione. Argomento sicuramente non facile da affrontare e ricco di aspetti da decifrare ancora.
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