Diari – Nel bosco incantato delle cince

Esistono ancora oggi dei luoghi magici, dove la natura non teme l’uomo, dove incontrare animali confidenti è possibile. Uno di questi è nascosto nel cuore dell’Engadina: la Val Roseg. Una valle di alta montagna, nel cantone svizzero dei Grigioni, che si dirama a sinistra della Val Bernina, ma una valle facilmente accessibile, molto frequentata.

Si parte per la precisione da Pontresina, dove si può arrivare in treno, godendosi i confort delle ferrovie svizzere, o in macchina. Nel secondo caso, una volta parcheggiato nei pressi della stazione ferroviaria (i parcheggi sono tutti a pagamento ed accettano solo franchi svizzeri), si seguono le indicazioni e si prende uno dei sentieri sterrati (o innevati, in base al periodo) che conducono fino al rifugio Roseggletscher, alla base del ghiacciaio Roseg. L’escursione completa si effettua in circa 4 ore e il dislivello è molto contenuto.

Non è però un trekking come gli altri, perché la valle è popolata da abitanti speciali: vari tipi di cince, picchi rossi e picchi neri, nocciolaie ed anche parecchi mammiferi come scoiattoli, cervi, caprioli e camosci.

Soprattutto nel bosco delle cince la magia è unica: basta allungare la mano e qualche cincia verrà a posarsi in cerca di cibo. Le piccole cince bigie alpestri (Poecile montanus), le elegantissime cince dal ciuffo (Lophophanes cristatus), le cince more (Periparus ater) e le colorate cinciallegre (Parus major) non fanno mai mancare la loro presenza.

Altrettanti confidenti i picchi muratori (Sitta europea) che mostrano tutta la loro capacità acrobatica assumendo le posizioni più improbabili.

Addirittura le nocciolaie (Nucifraga caryocatactes), altrove piuttosto schive, qui si fanno conquistare da un pugno di nocciole.

Lungo il percorso sono svariate le mangiatoie per avifauna che possiamo incontrare, vengono rifornite solo in inverno e sono i luoghi in cui è più semplice avvicinare e fotografare i nostri soggetti.

Qualche ramo recuperato sul posto e una manciata di semi a terra ci aiuteranno a fotografare nel migliore dei modi i nostri soggetti.

La valle è accessibile tutto l’anno, ma i periodi migliori sono l’autunno (per i colori in generale) e l’inverno (per le ambientazioni innevate).In inverno bisogna però prestare attenzione all’abbigliamento, è abbastanza normale trovare temperature inferiori ai -10°C.

Testo e foto di Stefano Speziali
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