Finalmente! Tornano disponibili (Piano B editore, 2020), in una veste grafica lineare e accattivante, gli scritti di John Muir, uno dei pionieri del conservazionismo e padre dell’ambientalismo statunitense. Alpinista, esploratore, botanico, glaciologo ma anche scrittore, filosofo e attivista: John Muir è stato tutto questo e molto di più, come riflettendo nella sua poliedricità la straordinaria capacità della natura stessa di rinnovarsi e trasformarsi incessantemente.
Ogni riga, ogni parola dei 10 testi proposti, alcuni editi in italiano per la prima volta, trasudano la straordinaria passione di Muir per la natura selvaggia, la wilderness a cui il naturalista di origine scozzese ha sacrificato tutto, anche la possibilità di arricchirsi notevolmente con le sue invenzioni, senza nessun rimpianto.
Un “tramp”, un vagabondo della natura, un novello Walden, che gode di ogni singolo momento trascorso a contatto con boschi incontaminati, montagne e ghiacciai, che si emoziona davanti ad un fiore che nasce in una palude, che ama perdersi per trovare davvero il proprio io.

Meraviglia e curiosità sono per Muir le chiavi di accesso che gli consentono di dare un senso a ciò che lo circonda, anche nei momenti più difficili, superando con la propria passione e ostinazione anche la malattia.
E proprio la sua ostinazione lo porterà a risultati straordinari: decisivo sarà il suo ruolo nell’istituzione del primi parchi nazionali americani – lo Yosemite, davvero la sua seconda casa, e il Sequoia – e altrettanto importante sarà la sua opposizione ad un capitalismo cieco che travolge ogni cosa in nome del progresso.
Muir tra Ottocento e Novecento seppe vincere molte delle battaglie che intraprese, sapremo noi oggi avere la stessa determinazione per le sfide ancora più difficili che ci attendono? Che le gesta di questo pioniere dell’ambientalismo e del conservazionismo possano guidare il nostro passo nella giusta direzione!
Prof. Gip. Barbatus