L’amico Marco Colombo è stato appena premiato al Wildlife Photographer of the Year. Torniamo più che volentieri dunque a chiacchierare con lui di natura e fotografia. Ecco l’intervista
Hai vinto di nuovo quello che è probabilmente il premio più importante per la fotografia naturalistica. Quale il tuo segreto?
Non me lo aspettavo assolutamente, è stata una bella sorpresa. In realtà non ci sono segreti, bisogna anche essere fortunati perchè nelle fasi finali di giudizio ovviamente interviene anche una buona dose di “gusti” da parte della giuria. Io sono ostinato e soprattutto molto appassionato, ma di certo non nel vincere i concorsi! Lo sono nell’imparare cose relative alla natura, nello stare su campo e nel mantenere un approccio a tutto tondo sulla fauna italiana.
Come hai concepito e come hai poi realizzato questo scatto?
E’ uno scatto nato per caso, stavo guidando l’auto e alla curva ho visto che c’era l’orso marsicano (una femmina di circa 5 anni) dentro una recinzione, pronto a scavalcarla per attraversare. A quel punto ho fermato l’auto abbassando i fari per non disturbarlo, ho avuto il tempo di cambiare obiettivo della macchina fotografica, impostarla, e poi ho scattato la sequenza dell’orso che attraversa: vista la scarsa illuminazione, solo una fotografia ha l’animale perfettamente fermo.
E’ una foto curiosa perchè sullo fondo c’è un murales col viso di Rihanna in stile totem, adornata di copricapo a guisa di lupo e di aquila, nonchè alcuni poster di ecoturismo. E’ un’immagine che racconta una storia, quella di alcuni orsi che si avventurano nei paesi per mangiare mele e pere da orti e giardini: sono solo 6 o 7 individui sui 50-60 totali, ma in realtà sarebbe bene non ci andassero proprio.
Purtroppo l’orso marsicano è una sottospecie di orso bruno endemica dell’Appennino, presente quasi esclusivamente all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise (che ringrazio per il supporto) e veramente a rischio estinzione: la presenza occasionale di individui all’interno dei borghi li espone al rischio di investimento, nonché a notevole disturbo da parte di turisti, fotografi o semplicemente curiosi. E’ bene non inseguirli in auto, rimanere a una certa distanza, non illuminarli con le torce e soprattutto non condividere in diretta le foto sui social network, richiamando ulteriori folle.
Hai scelto una foto scattata in Abruzzo, che rapporto hai con questa terra?
Quando si partecipa si inviano 25 foto, quindi in realtà ho mandato una miscellanea del mio lavoro, inclusa questa immagine. L’Abruzzo è una regione fantastica e in particolare il Parco offre degli ambienti incredibili, dove si possono osservare decine di cervi, camosci appenninici, cinghiali, volpi e soprattutto lupi e appunto orsi marsicani. Un luogo dove ho lasciato il cuore.
Cosa consigli a chi volesse intraprendere un viaggio in Abruzzo?
Il mio consiglio è di documentarsi prima, e di non andare per conto proprio ma appoggiarsi alle guide locali per favorire la loro economia, e perchè spesso sono molto preparate e competenti. Ne segnalo due:
http://www.labetullaonline.com/
https://www.wildlifeadventures.it/it
Rispettate i regolamenti, e se partecipate a workshop fotografici di fotografi che arrivano da fuori, pretendete prima di vedere la regolare autorizzazione che deve essere emessa dall’ente parco (molti purtroppo non la hanno).
Quali altri fotografi e quali scatti ti hanno particolarmente impressionato? Hai un tuo personale vincitore?
Questa edizione mi ha colpito per la quantità di immagini incredibili dal punto di vista etologico. Tra gli scatti che più mi hanno impressionato ci sono i cuccioli di licaone che giocano con la testa di un cucciolo di babbuino predato, che crea una forte empatia con la preda, e la sula che insegue il pesce volante, uno scatto irripetibile. Il vincitore assoluto, la foto dei rinopitechi, ha un punto di vista ed una gestione della luce incredibili, la specie è minacciata, e Marsel van Oosten è sempre stato davvero bravo e meritevole.
Proprio in questi giorni l’edizione passata è a Milano. Quando sono le tue visite guidate?
La mostra di Milano è in Foro Buonaparte 67, alla galleria Matalon; le mie visite guidate sono ogni venerdì sera, alle 18:30-19:30-20:30, potete trovare più info e come prenotare qui
Durante la visita parlo di circa 30 scatti che a mio parere sono i più interessanti dal punto di vista della tecnica fotografica o della biologia, dicendo cose che non sono scritte nelle didascalie ovviamente.
Vuoi consigliarci qualche altra meta oltre all’Abruzzo?
L’Italia è tutta bella. Seguite la vostra curiosità, documentatevi prima, e troverete grandi sorprese senza dover andare chissà dove.
Turismo e sostenibilità ambientale. L’equilibrio tra il godere delle bellezze naturali e l’invasività umana (passami questo termine medico) è spesso in equilibrio precario. Hai dei consigli sulle buone pratiche da adottare per noi viaggiatori?
Purtroppo il termine “invasività” è corretto e davvero siamo arrivati ad un punto in cui è necessario fare un bilancio: è bene far conoscere e ammirare le bellezze, ma entro un certo limite di pressione antropica. Servono più controlli e regolamentazioni, e i viaggiatori devono rispettare semplicemente questi.
Tornando all’orso marsicano, ho visto che hai donato metà del tuo premio (circa 700 euro) al Parco, per la conservazione di questa popolazione minacciata. Come possiamo aiutare noi?
L’orso marsicano ha bisogno dell’aiuto di tutti. Basta un gesto piccolo, come diventare soci o fare una donazione nei confronti dell’Associazione Salviamo l’Orso, trovate tutto qui
Dove possiamo seguirti e vedere le tue fotografie?
Una selezione di mie immagini è sfogliabile sul mio sito www.calosoma.it; inoltre ho un profilo Instagram, e una pagina pubblica su Facebook sulla quale condivido spesso notizie e curiosità riguardanti il mondo della natura. Vi aspetto!