Torna ancora una volta alla ribalta la splendida Maremma toscana, uno scrigno di biodiversità che regala sempre grandissime sorprese. Se il 2021 era stato l’anno del nibbio bianco (Elanus caeruleus), il 2022 quello dell’invasione delle gazze marine (Alca torda), questo 2023 si chiude nel segno del piovanello violetto (Calidris maritima). Una rarità? Sì, almeno a queste latitudini, se consideriamo che dovrebbe trattarsi della sessantacinquesima segnalazione di tutti i tempi in Italia.

Il piovanello violetto “maremmano” tra i riflessi che danzano sull’acqua
Il piovanello violetto, appartenente alla famiglia degli Scolopacidae, è un limicolo (sì, proprio quel vasto ed eterogeneo raggruppamento di uccelli acquatici dalle caratteristiche morfologiche simili che vi fanno impazzire per ogni identificazione) del Nord, e generalmente trascorre anche l’inverno nelle regioni settentrionali (alcuni individui resistono persino oltre il circolo polare). Amante delle coste rocciose della tundra e delle marcite, può essere osservato singolarmente o in piccoli stormi, monotipici o con i voltapietre (Arenaria interpres). Ama le onde, i frangiflutti, è abilissimo a cibarsi di invertebrati tra gli scogli.

Piovanello violetto e voltapietre
La sua eccezionale presenza in Maremma ha naturalmente attirato numerosi birdwatchers, che hanno saputo immortalarlo in tutto lo splendore del suo piumaggio.

Testo e foto di Marco Brandi, fotografo naturalista, presidente di Maremma Pro Natura OdV
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