Ma partiamo dall’inizio… cos’è un pelagic trip? E perché sta diventando una moda così popolare tra i birdwatcher?
Un pelagic trip non è altro che un’escursione naturalistica in barca alla ricerca dell’avifauna pelagica, ovvero di quegli uccelli che si trovano in mare aperto. Naturalmente, oltre all’avifauna, sono possibili avvistamenti di cetacei, pesci, tartarughe marine, il che rende l’esperienza ancora più varia ed eccitante.
I motivi del successo crescente di questa proposta sono molteplici ma uno probabilmente li riassume tutti: la facilità con cui si possono osservare specie rare lungo le coste (o perlomeno di più difficile osservazione) e la segreta speranza del grande colpo, dell’avvistamento eccezionale, che da solo vale il prezzo del biglietto, letteralmente in questo caso.
I pelagic trip “funzionano” e sono davvero coinvolgenti, a patto di evitare alcuni errori da principianti. Ecco allora 7 cose da non fare durante un pelagic trip:
1-Per partecipare generalmente ci si deve alzare presto, molto presto… non prenotate dopo una folle notte di bagordi. Gli altri partecipanti potrebbero non gradire il vostro rumoroso e continuo sbadigliare che interrompe i silenzi delle vastità oceaniche!
2-Soffrite di mal di mare e nausea anche sul canotto a remi in piscina? Non è che perché siete appassionati di birdwatching le cose magicamente cambino! Siete su una barca che beccheggerà, rollerà ecc. ecc. Almeno abbiate il buon gusto di portarvi una scorta industriale di travel gum o affini. Se sbadigliare rumorosamente è fastidioso, vedervi vomitare fuori bordo tra le berte non piace a nessuno! (Regola aurea: nave grande “balla poco”, nave piccola “balla molto”. Uomo avvisato…)
3-In barca se c’è il sole fa caldo, molto caldo… portatevi una protezione solare adeguata! E se invece fa freddo, fa molto freddo (il vento non aiuta in questa direzione). Vestitevi in modo adeguato!
4-Le imbarcazioni utilizzate spesso sono pescherecci o comunque barche utilizzate per la pesca. Non lamentatevi della puzza di pesce e ricordatevi che può essere sgradevole per voi, ma sarà molto attraente per l’avifauna pelagica.. alla fine siete lì per quello!
5-Se vi “imboscate” in una escursione di whale watching perché costa meno di un pelagic trip, non pretendete che poi la guida sia un esperto di birdwatching né che i vostri occasionali compagni condividano il vostro entusiasmo per laridi di qualunque specie!
6-Studiate! L’avifauna pelagica a uno sguardo poco attento o superficiale non presenta grandi differenze e al trecentesimo “gabbiano” l’entusiasmo scema inevitabilmente.
7-I pelagic trip costano, non pensate continuamente al prezzo, godetevi l’esperienza!
Prof. Gip. Barbatus
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Quello che ho fatto in Norvegia era proprio cosi! Grazie a quel giro in peschereccio ho visto anche le foche per la prima volta! Stavano li, in mezzo al mare, appoggiate ad uno scoglio vagante. Quando ci hanno avvistato si sono tuffate in acqua e, pian piano, riemergevano per spiarci! Bellissima esperienza!
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Raramente i pelagic trip deludono! E la Norvegia si presta magnificamente a tutto ciò che è wildlife!
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