Diari – L’amore ai tempi delle salamandre

In autunno, nei giorni di pioggia, è possibile incontrare in diverse aree del nostro Paese, prevalentemente nei boschi di latifoglie, la salamandra pezzata (Salamandra salamandra), facilmente riconoscibile per il corpo nero con macchie gialle o arancio. Sulla lettiera autunnale, se resta immobile, può sfuggire alla vista ma quando si muove, con il suo andamento ondeggiante, cattura immediatamente l’attenzione. 

Uno splendido esemplare di Salamandra salamandra gigliolii, la sottospecie appenninica della specie nominale, facilmente riconoscibile dal giallo più diffuso

Nel periodo riproduttivo, proprio in questa stagione, è più frequente osservare i maschi in posizione di vedetta, con le zampe anteriori su tronchi o pietre, la testa eretta, concentrati a scrutare tutto ciò che si muove nel proprio territorio.

Salamandra maschio in osservazione del territorio

Il maschio in questo periodo diventa molto territoriale e, se un altro maschio invade il suo territorio, lo insegue, lo affronta e spesso ingaggia veri e propri combattimenti.

Salamandre in combattimento (anno 2023)

Salamandre in combattimento (2024). Incredibilmente, uno dei maschi è lo stesso dell’anno precedente

Le femmine disponibili sono intercettate grazie all’olfatto del maschio, particolarmente sviluppato. L’accoppiamento avviene con un abbraccio fra i due partner seguito dalla deposizione di una spermatofora (sacchetto contenente gli spermatozoi) che è raccolto nella cloaca della femmina, dopo di che la coppia si separa. Alcune popolazioni appenniniche, oltre ai normali parti primaverili, portano a termine anche dei parti autunnali, soprattutto tra ottobre e novembre, fin quando le condizioni climatiche lo permettono.

Una femmina evidentemente gravida

Si parla di parto perché questa specie è ovovivipara, in pratica le uova si schiudono nel ventre della femmina e, in seguito, i piccoli già formati vengono partoriti in acqua. Inoltre la femmina può trattenere lo sperma per un certo periodo prima dell’ovulazione, ritardando quindi il parto.

Eccezionale foto del parto di una salamandra (si noti la larva appena espulsa sotto la coda)

Il parto avviene in prossimità della riva perché la salamandra non è un’abile nuotatrice. Il luogo scelto deve avere degli appigli, come rami, vegetazione, pietre,  a cui la femmina si aggrappa durante l’espulsione delle larve, mantenendo la testa fuori dall’acqua. 

Testo e foto di Angelina Iannarelli
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2 commenti

  1. Questi sono gli articoli che preferisco, ottime foto che documentano aspetti poco conosciuti sulla vita del soggetto. Testi essenziali che spiegano con parole semplici sopratutto ai neofiti e che fanno (si spera) accrescere l’interesse ed il rispetto per queste creature, spesso ancora vittime di antiche credenze popolari.

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    • Grazie Roberto, foto eccezionali di Angelina in questo articolo. Lo salamandre davvero purtroppo scontano ancora superstizioni antichissime (come quelle che le dipingono amanti del fuoco nei bestiari medievali, velenose o pericolose per i colori accesi, tutte superstizioni false naturalmente). Sono invece animali meravigliosi.

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