Natura selvaggia e forma fisica. Ecco quali sport vi possono aiutare a vedere più animali

Facciamo una dovuta premessa: si può fare animaltripping anche senza essere in forma (meno male direte!)

D’altronde la maggior parte dei safari si fa comodamente seduto in auto, si può fare birdwatching anche dalla finestra della cucina e chi ha la fortuna di vivere in zone particolarmente verdi magari deve fare solo 10 minuti a piedi in piano per trovarsi a tu per tu con cervi, caprioli e volpi.

Qui però vogliamo spiegarvi perché un po’ di attività fisica può rendere l’esperienza delle osservazioni in natura più soddisfacente e completa.

Per prima cosa – e non lo diciamo noi ma la scienza – praticare del movimento o dello sport fa bene al corpo, alla mente, diminuisce lo stress e, se non scegliamo proprio delle attività particolarmente traumatiche o pericolose, allunga la vita; e direi che questo già non è male.

In seconda istanza ed è il succo del nostro discorso le osservazioni in natura richiedono spesso un certo tipo di sforzo e di lucidità. La montagna è l’esempio più lampante ma anche in un bosco o lungo un fiume o con pinne e maschera mentre fate snorkeling sapete benissimo che, salvo botte di culo, per incontrare qualcosa dovrete camminare, nuotare, sudare e, ovviamente, pazientare assai.

Senza per forza tirare in ballo viaggi estremi, avere a che fare con col classico fiatone o peggio i crampi in un trekking di media montagna oltre ad aumentare il rischio di incedenti spiacevoli compromette anche la possibilità di godere della vostra esperienza da animaltripper dove bisogna più che mai essere presenti e attenti a tracce, rumori e movimenti tra le foglie.

Quali sono dunque le attività che possono aiutarvi a scovare più animali nei vostri viaggi?

Tre sono le attività che vi possono aiutare secondo noi :

1- CAMMINARE, CORRERE, GIOCARE. IN UNA PAROLA: SUDARE

Ben venga tutto ciò che allena il cosiddetto “fiato” e la resistenza.

Quindi belle camminate a passo sostenuto e tutto quello che ci “assomiglia” come il nordic walking, la marcia o, semplicemente, fate felice il vostro cane facendo un giro moolto più lungo per i suoi bisogni. Senza strafare, basta una mezz’ora (meglio un’ora) al giorno per tenere il fisico attivo.

La corsa è ovviamente ancora più efficace ma avendo l’accortezza di cominciare gradualmente, di seguire un programma di allenamento (i siti a riguardo si sprecano) e di avere perlomeno delle scarpe adatte ad evitare traumi.

Il fine è quello di portare il cuore, i muscoli e i polmoni ad essere più allenati, performanti e resistenti.

Non perché ci sia in ballo una gara o qualche sfida ma perché come già detto arrivare completamente distrutti al nostro luogo di appostamento pregiudicherebbe il piacere del nostro viaggio nella natura.

Camminata e corsa sono gli esempi più semplici da fare ma ovviamente la maggior parte degli sport se praticati con adeguato impegno allenano il vostro “fiato” e quindi campo libero ad atletica leggera, basket, calcio (no la partita a calcetto mensile non vale), tennis… ma anche attività che si possono praticare in palestra non legate solo alla forza muscolare come il pugilato, la Zumba, la Rumba la Pimpa e chi più ne ha più ne metta.

Poi chiaro come le vostre mamme vi avranno ripetuto fino allo sfinimento da bambini il nuoto “è lo sport che fa più bene”…

2- TIRARE E STIRARE

Se siete già degli sportivi lo sapete già, se vi segue un coach preparato pure ma una parte fondamentale di un allenamento anche se leggero dovrebbe essere quella dello stretching. Stirare muscoli e tendini nella maniera giusta dopo uno sforzo aiuta a prepararsi allo sforzo successivo e a scongiurare dolori e infortuni.

Anche lo yoga che tutti abbiamo riscoperto durante il lockdown può essere il valido alleato che fa per noi, ci rende più flessibili, resistenti, ci rilassa e questo è ottimo se non vogliamo rimanere bloccati come Fantozzi dopo due ore di appostamento.

Del resto non vogliamo farci vedere dal nostro airone, o peggio da mamma orsa e spaventarla giusto? Quindi passeremo molto, molto tempo nascosti, infrattati, accovacciati, sdraiati e in altre posizioni non molto comode a volte. Ecco perché ci serviranno muscoli più elastici negli appostamenti.

3- RIPOSARE E RIPOSARE

Dopo avervi invitato a fare fatica facciamo un passo indietro e vi ricordiamo che un ulteriore alleato per la buona riuscita di un animaltrip è il riposo

Questo va fatto tra una sessione e l’altra e assolutamente prima di un animaltrip impegnativo.

Prima di un’escursione diamo la possibilità al nostro fisico di riprendere appieno le forze: mettersi in moto stanchi e zuppi di acido lattico è quasi peggio che non essere allenati quindi prendetevi il giorno prima dell’uscita per rilassarvi magari riguardando il tragitto previsto e leggendo qualcosa sugli animali che vorreste incontrare.

Ci siamo dilungati fin troppo quindi vi lasciamo col riassunto più breve possibile: se volete godervi al meglio la natura fate qualche corsetta o lo sport che più vi piace, un po’ di stretching e una bella dormita!

Delmiele Tasso

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Un commento

  1. 🙂
    abito in Belgio ed abbiamo una bella foresta subito a sud della citta’. Vado per vedere caprioli, volpi, picchi di tutti i tipi, astori e poiane. tra camminare, correre, e bicicletta, il mezzo migliore per vedere gli animali resta la bici: gli animali non si spaventano perche’ sanno che la bici va con velocita’ costante sempre sulla stessa strada. Mi e’ capitato di pedalare a fianco di caprioli in corsa o astori in volo a pochi metri di fianco a me.
    a piedi molto peggio: appena ti fermi per fare una foto, gli animali si insospettiscono e partono.
    di corsa: pochi caprioli, piu’ poiane. chissa’ perche’ 🙂

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