La magia del bramito nel Parco del Campo dei Fiori

Settembre volge al termine anche quest’anno, le giornate si fanno più brevi e le temperature finalmente ci ricordano che a breve arriverà il freddo. Inizia finalmente anche la stagione degli amori del cervo (Cervus elaphus), che ogni anno attendiamo con trepidazione: il bramito è uno degli spettacoli più forti che la natura offra. Dopo aver visitato gli anni scorsi alcune aree particolarmente votate al bramito con grandi soddisfazioni, come il Lago di Piano e il Lago Brasimone, quest’anno vogliamo sperimentare qualcosa di diverso: vivere il bramito tra i nostri boschi, lungo i sentieri che amiamo e frequentiamo quotidianamente nel Parco del Campo dei Fiori, nel cuore delle Prealpi varesine.

La tipica conformazione del terreno nei boschi che salgono al Campo dei Fiori, con profondi avvallamenti e molti alberi abbattuti dagli eventi meteorologici estremi degli ultimi anni

La conformazione dei boschi qui non aiuta particolarmente l’osservazione – sono boschi di castagni, betulle, faggi, con pochi pini neri ma soprattutto pochi spazi erbosi liberi – ma sicuramente potremo sentirli e stimare approssimativamente la consistenza numerica dei maschi. Siamo molto curiosi, la popolazione di cervi negli ultimi anni è cresciuta anche nel Parco del Campo dei Fiori, non sono così rari fuggevoli incontri, soprattutto all’alba e al tramonto, con questi splendidi animali (molto più frequenti i caprioli e i cinghiali, naturalmente).

Piccolo di cinghiale lungo il sentiero che porta alla sommità del Campo dei Fiori (non è raro imbattersi anche in individui di mole importante)

Cercheremo di battere alcuni sentieri caduti in disuso, meno noti e … vedremo. I primi sopralluoghi ci confermano quanto anticipavamo: il bramito scuote l’aria, i maschi si rispondono con forza, ma l’osservazione degli esemplari reste legata alla fortuna. Identifichiamo un’area dove ci sembra ci sia una buona concentrazione di maschi, sul versante che sale da Barasso e Luvinate verso il Forte di Orino (negli scorsi anni non avevamo avuto questa percezione, ci sembrava decisamente più popolato il versante sopra Brinzio).

Atmosfere autunnali nel Parco del Campo dei Fiori

Aspettiamo una giornata con buona luce e proviamo. Ci alziamo di buon mattino ma senza esagerare. Pochi cercatori di funghi in giro – la stagione decisamente non decolla per loro – camminiamo per qualche km e finalmente ecco lontano l’eco dei primi bramiti. Sono almeno un paio di esemplari. Decidiamo di continuare, di andare oltre e salire. I bramiti si fanno sempre più forti, cerchiamo di avvicinarci silenziosamente ma il bosco è veramente difficile. Scorgiamo un paio di cerve nel folto ma purtroppo di maschi nessuno. Troviamo dei sentieri marcati dai cervi, alcuni escrementi…

Una delle due cerve ben nascoste nel folto del bosco in ascolto del bramito

Ci appostiamo per goderci comunque lo spettacolo, è sempre emozionante, ci immaginiamo quali esemplari (un dodici punte? esemplari più giovani?) battaglino per difendere il proprio harem… e continuiamo a sperare in un colpo di fortuna.

Questo bell’individuo maschio è un avvistamento, sempre nel Parco del Campo dei Fiori, di qualche anno fa

Purtroppo nulla si muove… toccherà riprovare l’anno prossimo!

Testo: Prof. Gip. Barbatus  

Foto: Ale.Zoc

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