Nel meraviglioso mondo degli anfibi: la magia della riproduzione negli urodeli (parte I)

Iniziamo oggi un incredibile viaggio alla scoperta dei complessi rituali di accoppiamento e delle più segrete scelte riproduttive di alcuni anfibi, gli urodeli. Nostra guida sarà Angelina Iannarelli con la sua inesauribile passione per la fotografia naturalistica e soprattutto per gli anfibi del Parco Nazionale d’Abruzzo

Gli anfibi – lo dice il nome stesso – hanno in comune un ciclo vitale diviso in due fasi diverse: la prima parte della vita è vissuta in acqua allo stato larvale, la seconda, per la maggior parte allo stato adulto, sulla terraferma. Durante l’iniziale sviluppo in acqua questi straordinari animali subiscono una metamorfosi, una serie di trasformazioni che coinvolgono le strutture anatomiche interne ed esterne. La trasformazione che li accomuna tutti è la scomparsa delle branchie e lo sviluppo dei polmoni, il resto delle modificazioni è diverso da specie a specie. In base al fatto che durante la metamorfosi mantengano o perdano la coda, possiamo suddividerli in due gruppi: gli urodeli e gli anuri (vedi la parte II). Ognuno dei due gruppi si riproduce con modalità differenti.

 Gli urodeli sono anfibi che mantengono la coda anche dopo la metamorfosi da larva ad adulto. Per questo motivo sono chiamati anche caudati. Negli urodeli il maschio, dopo il corteggiamento, deposita un pacchetto di spermatozoi (spermatofora) che la femmina raccoglie attraverso la sua cloaca, aiutandosi con le zampe posteriori. La fecondazione delle uova è interna (ovoparità). Le uova fecondate, avvolte da una sostanza gelatinosa, vengono deposte in acqua o attaccate alle piante o avvolte, ad una ad una, nelle foglie di piante acquatiche. 

Lo vediamo ad esempio nella Salamandrina perspicillata (detta anche salamandrina dagli occhiali), uno dei più belli endemismi della nostra penisola.

Un maschio di salamandrina perspicillata nel periodo della riproduzione con la tipica postura con la testa sollevata. La salamandrina perspicillata è l’unico anfibio urodelo che ha 4 dita per arto e non 5

Un maschio e una femmina di salamandrina perspicillata. Non è semplice distinguere i due sessi dall’aspetto, le femmine però sono le uniche a recarsi in acqua e nel periodo riproduttivo hanno il ventre gonfio

Larva di salamandrina perspicillata. La salamandrina femmina depone le uova (20/50) attaccandole a gruppetti sotto i sassi o su altri appigli che trova in acqua. Le femmine tornano ogni anno a deporre le uova nello stesso sito degli anni precedenti

Analogamente si comportano i tritoni, sia il tritone crestato (Triturus carnifex) che il tritone punteggiato (Lissotriton vulgaris).

Uno splendido esemplare di tritone crestato in fase terricola

Il corteggiamento tra tritoni: sia per il tritone crestato (qui in foto) che per il tritone punteggiato il corteggiamento avviene in acqua. Il maschio e la femmina si inseguono in acqua, poi il maschio si pone davanti alla femmina con la coda ripiegata e la sventola per emettere i feromoni che attirano la femmina. Se la femmina è interessata, si avvicina al maschio e lo tocca con il muso per invitarlo a rilasciare la spermatofora che lei cattura con la cloaca. Così avviene la fecondazione

Una femmina di tritone crestato durante la deposizione delle uova

Uova di tritone crestato fissate alla vegetazione. Le uova sono estremamente preziose per i tritoni che cercano di difenderle in ogni modo (per questo si raccomanda la massima attenzione anche da parte di chi inavvertitamente si avvicinasse troppo)

Un tritone punteggiato in fase terricola

Larve di tritone punteggiato in stadi diversi di sviluppo

Diversamente invece si comporta la salamandra pezzata (Salamandra salamandra), che ha un modo tutto suo di riprodursi. È un animale ovoviviparo, ciò significa che la femmina mantiene le uova all’interno del suo corpo, dove si schiudono e, solo in seguito, avviene il parto. Le larve normalmente svernano nel ventre della madre e i parti avvengono principalmente tra febbraio e aprile (eccezionalmente in autunno).

Una salamandra pezzata gravida (qui nella sottospecie Salamandra salamandra gigliolii tipica delle regioni centro-meridionali)

Una salamandra pezzata durante il parto, che avviene sempre con l’animale parzialmente immerso in acqua (in questo eccezionale scatto si intravede la larva)

Larva di salamandra pezzata

Un giovanissimo esemplare neometamorfosato di salamandra pezzata

Testo di Luca Alberini e Angelina Iannarelli, foto di Angelina Iannarelli

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2 commenti

  1. Oltre ad un approfondita conoscenza dei soggetti, che permette di realizzare queste splendide fotografie (Si fotografa solo ciò che si conosce), ho apprezzato i testi sintetici ed esaurienti dell’articolo, anche perché questi piccoli e criptici abitanti della nostra penisola sono anche uno dei miei soggetti preferiti.

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