Il 3 marzo si celebra la Giornata Mondiale della Natura Selvatica. Istituita nel 2013, in occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni unite, con l’obiettivo di celebrare fauna e flora del pianeta, vuole sottolineare il contributo fondamentale che le specie selvatiche danno alla nostra vita e alla salute degli ecosistemi e ricorda l’adozione della Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie di Fauna e Flora Selvatica Minacciate di Estinzione (Cites) avvenuta nel 1973.

E’ una data simbolicamente molto importante perché, come ripetiamo sempre nel nostro blog, la natura là fuori è meravigliosa ma è costantemente in pericolo. Caccia indiscriminata, perdita degli habitat dovuti alle attività umane, inquinamento, cambiamento climatico… l’elenco delle avversità che ogni giorno da secoli la fauna e la flora di tutto il mondo deve combattere è ben noto e drammaticamente lungo purtroppo.

Quest’anno il WWF in collaborazione con il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) ha puntato l’attenzione anche su un’ulteriore problematica che è quella della perdita di biodiversità causata dalle medicine tradizionali, dalle pratiche magiche, dalle superstizioni… Suona quasi grottesco e tragicomico (ma di comico c’è ben poco) nel 2024 sentir parlare di certi argomenti ma, come possiamo leggere nel loro comunicato (QUI il link alla pagina), il problema è decisamente serio. Vi consigliamo di leggerlo.

Se pensate, quando si tratta questo argomento, immediatamente alla Cina e al Sudest asiatico sappiate che ad ogni latitudine vengono consumate delle atrocità senza senso e, in casa nostra, per fare un esempio, abbiamo quasi sterminato completamente popolazioni di animali per farci dei porta-fortuna o evitare di farci “mettere le corna”.

Delmiele Tasso – Foto di copertina Ale Zoc

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