Marco Colombo è un amico del nostro blog ma soprattutto è uno dei più capaci, appassionati e attivi fotografi naturalisti e divulgatori italiani. Quest’anno è ancora più prolifico del solito ed è in libreria con diversi progetti e lo abbiamo sentito per parlarci del più “piccolo” tra questi (piccolo non per importanza ma per i suoi protagonisti!)

Ciao Marco. Vuoi parlarci di Miriade? di cosa si tratta e come è nato?
“La Miriade” è un progetto nato durante il primo lockdown del 2020. Passavo il tempo in giardino e quando mi sono reso conto che ormai conoscevo singolarmente ogni ragno, lucertola e uccellino che ci passavano, ho cominciato a ridurre la mia scala di osservazione sempre di più, tornando ad un’antica passione: quella per i collemboli, microscopici invertebrati colorati come Pokemon, che hanno superpoteri incredibili. Oltre a poter passeggiare tranquillamente tra due barrette del millimetro su un righello, possono compiere balzi pazzeschi, disidratarsi e resistere al gelo. La loro densità in ogni metro quadro di suolo si aggira spesso attorno a valori di diecimila individui, e da lì la scelta della parola “miriade”, che indica tanti animaletti, ma in greco richiama proprio quel numero. Assurdo pensare a quanta vita ci sia in un metro quadro, e quanto ogni singolo metro quindi conti.

Chi sono i collemboli?
I collemboli non sono propriamente insetti, anche se ci somigliano. Non sono insetti, non sono ragni, sanno soltanto ciò che non sono (semicit. per i più attenti!). Appartengono ad un gruppo, quello degli Entognati, che pochi conoscono, ma che è estremamente importante sia in termini numerici e di biomassa sul nostro pianeta, sia come cartina tornasole di buone condizioni ambientali. Alcune specie sono globose e lucide, altre sono allungate e vellutate, altre ancora sembrano gommose… impossibile trovarli e fotografarli tutti, sono tantissimi.

Parlando di fotografia macro hai qualche consiglio tecnico-pratico da dare chi si vuole avvicinare a questo ambito?

Fotografare i collemboli non è stato affatto semplice, perché parliamo di soggetti sotto i 3 millimetri di lunghezza, più spesso sotto il millimetro, fino ad alcune specie lunghe 0,25 millimetri (un quarto di millimetro!); solo una delle specie che ho fotografato, la più grande in Europa, è ben visibile ad occhio nudo, poiché raggiunge ben 9 millimetri di lunghezza. Ci sono quindi difficoltà oggettive nel vederli, nell’inquadrarli e nel ritrarli: ad esempio, la profondità di campo con ingrandimenti elevati è ridottissima, e se vuoi mettere a fuoco proprio gli occhi dell’animale, devi fare attenzione e soprattutto fotografarlo quando è fermo, ad esempio mentre mangia, pena avere le foto sfuocate. Io ho utilizzato un Laowa 25 mm che mi è stato gentilmente fornito da Image Photoconsult / Laowa Italia, e che raggiunge i 5x di ingrandimento: una sorta di microscopio ambulante!
Con passione però e tanto impegno sono riuscito a ritrarre questi magnifici esserini per raccontare la loro storia. Il mio consiglio è di armarsi di pazienza, utilizzare dei buoni illuminatori, e mirare tramite il Live View della fotocamera, nel libro comunque ho inserito un capitolo apposito su come fotografarli e ho spiegato qualche trucco.
Non ci sono solo delle bellissime foto in questo volume…
Siccome in italiano non esisteva praticamente nulla sul tema, ho pensato che il libro “Miriade: la microscopica moltitudine” dovesse fornire un quadro generale. Vi sono dunque sì immagini di grande formato (è pur sempre un libro fotografico), ma ho scritto anche testi divulgativi che parlano della loro evoluzione, diversità, adattamenti, habitat, comportamenti e molto altro, in modo da veicolare delle informazioni che potessero incuriosire il pubblico.

Hai anche degli “ospiti” illustri…
Sì, sono contento ci siano varie firme che stimo in questo lavoro: Emanuele Biggi (naturalista, fotografo e conduttore di GEO su Rai3) ha scritto la prefazione, ma nei capitoli finali ho voluto inserire saggi scritti dai principali esperti (e soprattutto esperte!) del settore, che raccontano come la sorte di animali microscopici sia legata a cambiamenti enormi, quali quelli climatici, la cementificazione e il consumo di suolo, l’erosione e l’inquinamento di una risorsa poco considerata, la sottile epidermide della Terra. Il suolo è importantissimo per moltissimi motivi, ci dà vita e nutrimento, ma stiamo galoppando verso il suo totale depauperamento, senza possibilità di ripristino in tempi brevi.

In ambito sostenibilità (e uscendo dal nostro giardino) quali sono secondo te le regole base da avere sempre in mente quando si fanno osservazioni della fauna? (quelli che noi chiamiamo animaltrip appunto).
Con il mio lavoro ho voluto accompagnare le persone in un “safari microscopico”, a metro zero, senza spostarsi: lo possono fare tutti, armati di una semplice lente di ingrandimento, e i bambini ne vanno matti. Ma quello che mi premeva dire è che anche per andare in giro a fare le foto si ha un impatto: si usano le auto, si inquina, si può disturbare. Per me, che lo ritengo non solo un lavoro ma una ragione di vita, è importante non perdere mai di vista questo aspetto, e per questo motivo cerco sempre di compensare le emissioni o l’impatto in qualche modo. In questo caso, parte dei proventi andrà ad un progetto di riforestazione in Madagascar, un’isola-continente emblema della perdita di suolo. Sarebbe bello che chiunque si sposti, anche se per motivi legati alla passione per la natura, facesse allo stesso modo. Per il resto valgono le solite norme di buonsenso al fine di non disturbare gli animali o alterarne i comportamenti.
Torniamo un passo indietro, ai nostri collemboli, e inseriamoli in un contesto meno divertente: il cambiamento climatico. In un passaggio del libro ci racconti come possono essere nostri “alleati”…
I collemboli sono come i canarini di una miniera (esempio triste tratto dal passato): sono i primi a sparire quando cambia l’ambiente. Ovviamente, essendo migliaia di specie, ne troverete anche nei suoli inquinati, ma la diversificazione e la numerosità di questo minuscolo popolo è indicatrice di bontà e stabilità ambientale. Per questo vengono studiati dai ricercatori (che li ritengono appunto bioindicatori), dalle rive del mare alle cime degli alberi, dalle grotte ai ghiacciai. Il cambiamento climatico sta alterando moltissimo la distribuzione e densità di alcune specie, soprattutto quelle legate a isolate aree montane con microclimi particolari.
Da naturalista e divulgatore cosa ti aspetti dal futuro prossimo? Sei tra i pessimisti o tra gli ottimisti? Sarà possibile invertire o rallentare prima o poi la perdita vertiginosa di biodiversità a cui stiamo assistendo?
La Terra continuerà come sempre, la vita troverà una strada, ma la vita come la conosciamo oggi sparirà, e noi pure.

Ok… l’hai toccata piano direi… Dopo queste tematiche più serie finiamo con “la domanda stupida”: hai una foto preferita e perché?
Non amo le mie foto, per cui non sarei la persona adatta a rispondere. La mia preferita dal progetto è quella che ho fortemente voluto in copertina, che mostra due individui di Tetrodontophora bielanensis (la specie più grande d’Europa) mentre interagiscono. Sembrano quasi parlarsi, in realtà si muovevano sulle foglie cadute e quando si incontravano si “imbizzarrivano”, muovendo le antenne e scambiandosi chissà quali segnali. Tutto un mondo di cui non sappiamo praticamente niente.

Per ritrarre animali piccolissimi ho dovuto arrampicarmi in cima agli alberi, stare sdraiato nelle paludi, in riva al mare, sul suolo delle foreste, ma anche infilarmi sotto terra o scalare ghiacciai: in questo caso ero in una grotta di ghiacciaio, insieme a ricercatori che hanno raccolto DNA ambientale per comprendere meglio i popolamenti di piccoli organismi in ambienti estremi.
Marco Colombo
Chi volesse acquistare il tuo libro come può fare?
Il volume è di formato 24×22 cm, copertina rigida opaca, 144 pagine. Nasce grazie al supporto economico del Parco Oglio Sud, che ha sostenuto il mio lavoro di campo, ed anche all’aiuto di A.R.E.A. Parchi, Parco Regionale del Mincio e Onnik.it. L’editore Sergio Negri, della Pubblinova Negri, ha supportato il mio progetto rendendolo possibile. Chi volesse acquistare una copia può farlo tramite il sito dedicato, dove si possono sfogliare anche alcune pagine: QUI
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