Da diversi anni desideravo intraprendere un viaggio dedicato ai grandi carnivori e quest’anno, finalmente , nel mese di agosto, tramite Biosfera itinerari – WWF Travel, sono riuscito a realizzare questo sogno in Finlandia, più precisamente nella Karelia finlandese. Nonostante la Slovenia fosse sicuramente un’alternativa più vicina ed economica, la Karelia finlandese era l’unica soluzione in Europa che sapevo mi avrebbe permesso di osservare e fotografare, con probabilità altissime, e con una spesa tutto sommato ragionevole, orso, lupo e ghiottone.
Questo breve foto racconto non sarà una descrizione dettagliata del viaggio, che è stato decisamente ben organizzato e strutturato e di cui ho apprezzato tantissimo l’entusiasmo e la grandissima preparazione del nostro tour leader Marco Galaverni (il programma è facilmente reperibile nel sito di Biosfera Viaggi), ma vuole solo raccontare l’esperienza nei capanni tramite alcuni scatti.
Innanzitutto, anche se per molti sarà superfluo, è doveroso ricordare che l’utilizzo dei capanni prevede l’uso di esche per attirare i vari carnivori. Ebbene sì, gli orsi, i lupi e ghiottoni non si mostrano perché siete belli o perché avete fatto molti km per vederli. Non lo fanno nei capanni sloveni e a maggior ragione non lo fanno in quelli finlandesi, dove le caratteristiche della foresta boreale a prevalenza di pino silvestre, abete rosso e betulla, unita alla latitudine elevata, fa sì che gli home range di questi carnivori siano notevolmente superiori rispetto a quelli delle nostre Alpi. Ovviamente non tutti i capanni lavorano nello stesso modo, e la nostra Agenzia è stata scrupolosa nell’utilizzare i capanni più etici.
CAPANNO DI Ljeksa – Era Eero (10-11 agosto)
In questa località, seppur non sia esclusa la possibilità di vedere e fotografare orsi e lupi, la vera star è sicuramente il ghiottone: il più grande mustelide terrestre, dotato di una forza incredibile, di un carattere da “vero duro” e da una fame proverbiale. Sono presenti diversi capanni, di cui uno dedicato alla sola osservazione (molto spazioso e confortevole) e altri dedicati alla fotografia, più piccoli e spartani (bagni essenziali e letti piccoli a castello), ma con una resa fotografica notevole. Siamo stati portati nei capanni nel pomeriggio, alle ore 17.00 circa. Una volta dentro i capanni è tassativamente vietato uscire prima delle 8.00 della mattina seguente. La cena e la colazione, appositamente confezionate in una borsa frigor, sono state fornite dal gestore dei capanni.

Ghiottone che salta ( F 2.8 1/4000s ISO 320 a 400mm). Come si può evincere dalle foto e dai dati di scatto, il ghiottone si è palesato circa 30 minuti dopo l’arrivo nei capanni, ancora in piena luce diurna. Questo ha consentito di utilizzare tempi più che sufficienti per immortalare il salto del ghiottone, con ISO bassi

Ghiottone con riflesso (F 2.8 1/1000 s ISO 800 a 400mm). L’ambientazione intorno al lago permette di ottenere scatti del ghiottone anche con il riflesso nell’acqua

Ghiottone primo piano (F 2.8 1/1250 s ISO 640 a 400mm). Non è impossibile che il ghiottone possa avvicinarsi anche molto al capanno, in questo caso anche il minimo rumore, compreso quello dell’otturatore, potrebbe allarmarlo
In Agosto l’orario utile ai fini fotografici va dalle 17.00 alle 22.00 circa, e dalle 5.00 alle 8.00 del mattino. Tuttavia rimane per diverso tempo della luce crepuscolare idonea all’osservazione e anche nel pieno della notte è possibile scorgere ombre e rumori. La prima notte il ghiottone verso l’una è entrato nel laghetto per poi avvicinarsi al capanno. La seconda notte invece, sempre verso l’una, sono stato svegliato da forti rumori provenienti dal tetto del capanno, rumori che sono poi continuati sul lato adiacente al nostro letto (quello della porta del capanno) che facevano pensare ad un grosso gatto che si faceva le unghie. Vi lascio immaginare chi poteva essere!
CAPANNI WILDLIFE SAFARIS FINLAND – ZONA A EST DI KUHMO A CONFINE CON LA RUSSIA (13-14-15 agosto)
In questi capanni nel periodo di agosto è decisamente probabile l’osservazione di orsi e lupi e anche del ghiottone. All’ingresso della foresteria troverete un grosso pannello in cui sono riportate per data tutti gli avvistamenti dei vari capanni. Contrariamente al capanno di Ljeksa, qui ho passato 1 notte intera e due serate in 3 diversi capanni, caratterizzati da ambientazioni molto diverse.
A) CAPANNI “PARADISE”: questo capanno è solitamente quello da cui si inizia, in quanto offre le maggiori possibilità di osservazioni delle tre specie anche al mattino. Per questo motivo ci si apposta per l’intera notte (dalle 16.00 alle 8.00)

Orso ambientato (F 2.8 1/1250 s a 640 ISO a 400mm). La vasta torbiera delimitata dal bosco permette anche interessanti scatti ambientati


Due scatti molto ravvicinati al lupo (F 2.8 1/2500 s ISO 640 a 400mm) e (F 2.8 1/2500 s ISO 640 a 400mm). In questo capanno un lupo si è avvicinato molto, permettendo scatti molto ravvicinati e a pieno formato in buone condizioni di luce

Ghiottone che sbava (F 2.8 1/1600 s ISO 640 a 400). Qui il ghiottone mostra la sua vera natura
B) CAPANNI “PINE FOREST”
Questi capanni sono stati quelli che ho maggiormente apprezzato per l’ambientazione spettacolare, per le particolarità del mio singolo capanno fotografico (che dava la possibilità di sdraiarmi ed ottenere PDR molto interessanti) e per la fortuna di poter osservare tutte e tre le specie, in particolare le interazioni giocose tra lupo e ghiottone. Una curiosità, tutte le volte che arrivava uno o più orsi il ghiottone spariva, probabilmente intimorito dalla stazza del plantigrado.


Due scatti i lupo ambientati (F 2.8 1/1600s ISO 640 a 400mm)

Orso ambientato (F 2.8 1/1600s ISO 400 a 400mm)

Orso in primo piano (f 2.8 1/1250s ISO 640 a 400mm)
C) CAPANNO LAKE
Questi capanni sono all’interno della “no man’s land”, e sono disposti intorno ad un piccolo lago. Nonostante le possibilità di osservare tutte e tre le specie fossero comunque buone, la serata ci ha riservato solo orsi.

Orso che si specchia al tramonto (F 2.8 1/1000 s ISO 800 a 400mm)
CONSIGLI FOTOGRAFICI
Per tutti gli scatti ho utilizzato la Sony A1 con il 400mm F 2.8 Sony GM. In alcune situazioni il 400mm si è rilevato troppo lungo, mi riferisco in particolare ai capanni lake dove per avere il riflesso completo su tutto il lago la focale massima è 200mm. La combinazione ideale è costituita da una lente fissa, possibilmente con apertura F 2.8 (il 400mm o il 300mm F2.8) accompagnata da uno zoom tipo il 100-400mm e addirittura un grandangolo. Il corpo macchina dovrà preferibilmente avere una buona tolleranza agli alti ISO. Suggerisco di dotarsi di diverse schede sd (in 5 sedute ai capanni ho ottenuto circa 500 GB di foto) e di almeno due batterie sempre cariche.
Tra gli oggetti utili è vivamente consigliata una torcia e un repellente per zanzare e pappataci, presenti in quantità inimmaginabili. Inoltre in diversi capanni “pine forest” e “lake” non è presente il bagno e/o il secchio, quindi l’alternativa all’uscire per fare i propri bisogni a pochi passi dal capanno è una bottiglia…
Foto e testo di Mario Monfrini
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